Posted by: marchenet
Categories:
I Vini
Verdicchio di Matelica
RIFERIMENTI STORICO GEOGRAFICI
La componente di base è l’uva Verdicchio, alla quale possono essere aggiunti altri vitigni a bacca bianca, raccomandato o autorizzati nella zona di produzione.
Il sapore è asciutto, armonico con retrogusto gradevolmente amarognolo.
Il verdicchio di Matelica si produce in un ristretto lembo di terra che interessa le province di Macerata e Ancona.
In totale otto comuni: 6 della provincia di Macerata e 2 di quella di Ancona. Territori ricchi di storia e di tradizioni, segnalate anche dalla presenza di torri e castelli.
Il tratto de altipiano noto come “sinclinate camerte” è l’unica zona della penisola, al di fuori dei castelli di Jesi, dove il vitigno conserva le sue particolari caratteristiche.
Questo Verdicchio ha anch’esso una lunga tradizione e documenti d’epoca rivelano che è sempre stato molto apprezzato. Lo sposalizio d’elezione di questo vino è con piatti di pesce della cucina marchigiana.
E’ un vino che va bevuto giovane, e invecchiato per la tipologia “Riserva”. Quattro le tipologie previste: Verdicchio di Matelica, “Spumante”, “Riserva”, “Passito”.
ABBINAMENTO CON I CIBI
Si tratta di un vino dai molteplici accostamenti anche se raggiunge i livelli più elevati con piatti di pesce. Ottimo con antipasti crudi (molluschi bivalvi di varia specie evitano quelli a gusto fosfo-iodico), con pesci dalle carni saporite, e salsate, primi piatti di pesce, lasagne mare, risotti mare. Quando è più maturo si abbina perfettamente con la sogliola dell’Adriatico alla “sapa” e addirittura con lo stoccafisso all’anconetana. Il profumo persistente e fragrante, l’armonia delle componenti, gli consentono numerosissimi altri abbinamenti: con prosciutto di Carpegna, ciavuscolo , salame di Fabriano, coppa di testa saporita e fragrante di spezie, carni bianche.
VITIGNI
Si ottiene con uve di vitigno Verdicchio, per un minimo dell’85%. Possono concorrere alla produzione di questo vino anche uve provenienti dai vitigni a bacca bianca, purché in misura non superiore al 15%
CARATTERI ORGANOLETTICI
ASPETTO: Paglierino tenue con riflessi verdognoli. Tende al dorato con la maturazione, volge all’ambrato nel “passito”.
PROFUMO: Fragranza fresca e resistente di frutta, non completamente matura, fiori degli altipiani di prato, di sottobosco. Nel “passito” diventa etereo ed intenso
GUSTO: Secco, morbido e suadente al primo impatto, volge al fresco con delicata tendenza amara e pseudotermico calore. Ripropone emanazioni fruttato-floreali molto fresche, fini, eleganti. Armonico e vellutato nel “passito”
GRADAZIONE ALCOLICA: complessiva minima”Verdicchio di Matelica” 11,5° C, “Riserva” 12° C. “Passito” 15° C minimo.
ACIDITA’ TOTALE: 5 per mille minimo (4 per mille per il “Passito”).
ESTRATTO SECCO: Minimo 16 per mille (18 per il “Riserva”, e 19 per il “Passito”).
ETA’ OTTIMALE
La tipologia Verdicchio di Matelica va bevuto
CALICE E SERVIZIO
Calice di media ampiezza e tendenza sferica, incolore, liscio sottilissimo, a stelo lungo. Un calice più rastremato al bordo per un vino maturo. La morbidezza del vino consente il servizio intorno ai 15° C.
E’ necessaria un temperatura superiore (16°-18° C) per un vino più tannico e certamente per quel vino il cui corpo ha raggiunto una maturazione di due, tre anni.
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie. Chiudendo questo banner o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.Accetto Per saperne di più Privacy & Cookies Policy