ABBOCCATO: vino che esprime una sensazione dolce al retrogusto, dovuta alla presenza di un residuo zuccherino non superiore al 2%.
ACERBO: si tratta di un vino proveniente da uve che non hanno raggiunto il grado di maturazione ottimale. Tale sapore di “frutta acerba” è dovuto ad una eccessiva presenza si acido malico.
ACESCENZA: detta anche spunto, difetto del vino nel quale è in atto un processo di fermentazione acetica.
ACIDULO: è un vino che ha l’acidità elevata ed un pò disarmonica per eccesso di qualche acido (malico, tartarico)
ALLAPPANTE: è sinonimo di “astringente”. E’ determinata da sostanze tanniche in eccesso.
AMABILE: un vino è definito tale quando lascia percepire una delicata sensazione dolce, dovuta ad un tenore zuccherino compreso tra il 2-5%.
AMAROGNOLO: vino che lascia al gusto un gradevole fondo amarognolo, frutto di un giusto equilibrio fra sostanze tanniche, coloranti e componente alcolica.
ARMONICO: è considerato tale un vino che ha raggiunto un equilibrio ideale in tutti i suoi componenti. Aroma, colore, sapore si fondono in modo gradevole senza che nessun elemento prevalga sugli altri.
ASCIUTTO: con questo termine, che spesso è sinonimo di “secco”, si vuole indicare un vino i cui residui zuccherini sono del tutto impercettibili al palato.
ASPRIGNO: la sensazione irritante è conferita a questo tipo di vino dall’eccesso di acidità determinata da uve immature e da sostanze tanniche prese in misura elevata.
BOUQUET: espressione francese che designa l’insieme delle sensazioni olfattive che emana un vino di buona provenienza dopo un giusto periodo di invecchiamento.
CALDO: un vino nel quale si apprezza la tipica sensazione pseudocalorica prodotta dall’alcool presente in discreta quantità.
CORPO: è dato dall’insieme delle sostanze che costituiscono l’estratto del vino, cioè il colore, l’acidità, i tannini, l’alcool. Il risalto di questi elementi determina appunto la “corposità” del vino, che può essere robusto, pieno, debole.
DELICATO: vino leggero ed equilibrato, sia nel corpo che nel profumo.
DOLCE: è tipico di un vino liquoroso oppure passito. La sensazione dolce è prevalente al palato ed è dovuta al un residuo zuccherino superiore al 5%.
FRIZZANTE: è lo sviluppo di anidride carbonica dovuto a naturali fermentazioni secondarie, in autoclave, a spese dello zucchero residuo.
FRUTTATO: è un vino che presenta aromi e sapori che ricordano la frutta matura.
GENEROSO: vino corposo, a forte gradazione alcolica ma nel complesso equilibrato e piacevole al gusto.
GIALLO DORATO: vino bianco di color giallo paglia, con tonalità più marcate che ricordano l’oro.
GRANATA: vino rosso, dal colore particolarmente acceso e dal fondo violaceo.
MORBIDO: vino dalle componenti equilibrate, vellutato al gusto.
NERVOSO: è un vino che una grande vivacità talvolta eccessiva, tanto da renderlo poco socievole, financo spigoloso.
PAGLIERINO: vino bianco color giallo paglia.
PASSITO: vino che deriva da uve semi appassite, ad elevato contenuto alcolico e ricco di zuccheri.
PIATTO: Quando un vino è senza freschezza, per il basso contenuto di acidi fissi.
PROFUMO: è l’insieme delle sensazioni olfattive di un vino.
PRONTA BEVA: espressione del vernacolo toscano che indica quei vini che giungono molto presto a maturazione e che vanno bevuti giovani.
RETROGUSTO: sensazione degustativa finale del vino che, appena bevuto, lascia scoprire un sapore diverso in bocca. Piacevole, se il vino è di qualità.
RISERVA: è un vino di qualità superiore nell’ambito di una denominazione di origine controllata. Tale peculiarità è collegata ad un processo d’invecchiamento stabilito dal disciplinare di produzione.
ROBUSTO: è un vino d’arrosti, ricco di estratto, è tipico dei grandi vini.
ROSATO: colore del vino molto tenue, vivace, che può avere diverse sfumature.
ROTONDO: vino di piacevole morbidezza in cui la glicerina (alcool superiore), gli zuccheri residui e la moderata acidità totale sono in giusto equilibrio.
RUBINO: è il colore della maggior parte dei vini rossi che a seconda della vivacità può anche avere diverse sfumature.
SAPIDO: è un vino in cui la quantità di acidi e di sali che contiene è nel giusto equilibrio. Questo lo rende piacevole al palato.
SBOCCATURA: nel processo di spumantizzazione “metodo classico” è l’ultima operazione che si compie allo scopo di eliminare i residui raccolti all’imboccatura della bottiglia che va tenuta rovesciata.
SPUMANTE: vino sottoposto ad una rifermentazione che può avvenire in grandi recipienti (Metodo Charmat) o in bottiglia (Metodo classico o Champenois) cosi da assumere la “presa di spuma” che consiste nello sviluppo di anidride carbonica ad una pressione di almeno 5 atmosfere. Possono essere bianchi, rosati ma anche rossi. In base alla presenza o meno di zuccheri, si ha il tipo amabile, semi – secco (demi – sec), secco (brut, extra – brut).
TANNICO: vino con una certa ricchezza di tannino, che da una sensazione di allappante.
VELLUTATO: vino estremamente armonioso al palato, sensazione dovuta alla presenza di glicerina e acidità totale in dosi abbastanza elevate.
VINOSO: che ha caratteristiche proprie del vino, quali aroma, sapore, grado alcolico. Sensazione piacevole, di armonia ed equilibrio. E’ più marcata nei vini giovani.
VIOLACEO: rosso meno intenso e schiuma tendente a riflessi violacei.