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I Vini
Rosso Piceno
RIFERIMENTI STORICO GEOGRAFICI
E’ il vino più diffuso Delle Marche: il suo comprensorio geografico racchiude una vastissima fascia collinare – litoranea di tre province (Ancona, Macerata e Ascoli
Piceno). Sono escluse le aree di produzione del Rosso Conero e Rosso Piceno Superiore.
Un vino quindi delle terre degli antichi piceni i quali raggiunsero, con questo “nettare degli Dei”, già allora, alti livelli di qualità e quantità. Molte infatti sono le lodi che gli antichi autori fanno dei vini piceni. Polibio, nel descrivere il passaggio d Annibale nel Piceno, dice che con quei vecchi vini il condottiero rinfrancò e curò gli uomini e i cavalli (“opulenta fertili provincia exercitum alebat veteribus vinis, quorum permagna est copia, perdes equorum abluens”).
Il Rosso Piceno va dal Cesano al Tronto ed è solo dopo aver attraversato il 43° grado di latitudine, che si trasforma in “Superiore”.
Il vino rasenta un carattere ben definito anche se sono riscontrabili diversità strutturale imputabili alla estensione del territorio in senso latitudinale e per situazioni pedoclimatiche diverse.
ABBINAMENTO CON I CIBI
Graditi risultano gli accostamenti a minestre, notevoli nella struttura e per le componenti delle salse (fagioli, ceci, lenticchie, minestroni, polente, paste fresche farcite, ecc.). Si accosta bene con salumi crudi e cotti (salame, ciauscolo, cotechino, ecc.). Ottimo con secondi piatti di maiale, manzo, bassa corte, uccelletti in salmì, con carni aromatiche tenere e grasse (agnello e capretto), con arrosti di maiale, tacchino. Soprattutto se giovane, si sposa bene con zuppe di pesce con pomodori e peperoni rossi e verdi, con fritture di pesci con profumo-aroma e struttura notevoli (triglie, alici, sardine, molluschi cefalopodi), con animali pelagici arrostiti sulle braci (sardine, alici, sgombri, ecc.)
VITIGNI
Alla mescolanza di uve dei vitigni Sangiovese dal 30% al 60% e Montepulciano dal 35% al 70%, sono aggiunte piccole percentuali di uve a bacca rossa, nell’intento di integrare il profumo, ottenere maturazione e morbidezza in tempi brevi.
CARATTERI ORGANOLETTICI
ASPETTO: Rosso rubino con sfumature violacee che si attenuano nel corso dell’anno. La maturazione vivacizza il colore rubino e, al terzo anno, tende all’aranciato.
PROFUMO: Vinoso-fruttato che evolve al fruttato-floreale, all’etereo.
GUSTO: Secco, sapido, giustamente tannico, di corpo. La maturazione conferisce morbidezza, maggiore equilibrio, arricchimento di profumi sottili e fini. La persistenza gustativa ricorda sapori di frutti (prugne, carrube) fiori rossi appassiti, radice di liquirizia.
GRADAZIONE ALCOLICA: complessiva minima 11,5°
ACIDITA’ TOTALE: dal 5,5 all’8 per mille
ESTRATTO SECCO: dal 21 al 27 per mille
ETA’ OTTIMALE
Va bevuto giovane: tra il primo e il secondo anno.
Si può conservare, a seconda delle annate e delle zone, fino a tre anni e oltre.
Un moderato invecchiamento in botti di rovere ed un affinamento in bottiglia esaltano le sue doti naturali.
CALICE E SERVIZIO
Calice di media ampiezza, incolore, liscio sottilissimo, a stelo lungo, per cogliere gli odori di fruttato del vino pronto a 16° C. Più sferico e rastremato verso l’alto per non disperdere i profumi e gli aromi più sottili, sviluppati nel processo di maturazione, percepibili con massimo gradimento a 18°-20° C.
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